I colossi del fashion a basso costo Temu e Shein spediscono le merci in Europa e Stati Uniti con trasporto aereo, sfruttando il regolamento de minimis, per cui i pacchi con valore sotto i 150 euro entrano in Ue con vantaggi doganali
Temu e Shein, i colossi cinesi dei prodotti fashion a basso costo venduti tramite ecommerce, hanno fatto la loro fortuna in Europa e Stati Uniti anche sfruttando le vie aeree per la spedizione delle merci, pratica consentita senza dazi doganali se il valore è sotto un certa soglia. Il tetto previsto dall’Europa è di 150 euro mentre quello imposto negli Stati Uniti è di 800 dollari, entrambi valori che lasciano largo margine alle due aziende cinesi di commercializzare.
Il regolamento de minimis interviene nei casi di spedizioni molto ridotte, proprio come quelle gestite da Temu e Shein, agevolando quindi il loro business. Sotto le cifre imposte da Eu e Usa, infatti, le regole di importazione si allentano, dazi e adempimenti burocratici si riducono o annullano e il trasporto di merci diventa più semplice e immediato.
Regolamento de minimis, i vantaggi
I due colossi orientali sfruttano questo regolamento per tenere bassi i tassi di importazione e non dovere utilizzare magazzini troppo grandi in Europa e Stati Uniti, con i relativi problemi di gestione e stoccaggio che farebbero lievitare le spese. Questo permette di ridurre i costi ma rende praticamente impossibile, dati i tempi di consegna dichiarati, utilizzare il trasporto marittimo per i beni acquistati online, spingendo il trasporto logistico aereo, soprattutto per quanto riguarda le tratte verso gli Usa.
Secondo la Commissione Europea, lo scorso anno, sono arrivati all’interno dell’Unione due miliardi di pacchi con un valore dichiarato inferiore a 150 euro, volume che ha messo a dura prova i limiti delle dogane. Per questo, è stata discussa l’abolizione del limite come parte di un progetto di riforma doganale proposto dalla Commissione nel maggio 2023 che sta avendo, ora, secondo il Financial Times, una spinta per accelerarne il processo di adozione per contrastare l’ondata di importazioni a basso costo, con un impatto che colpirebbe sia i commercianti che rivendono i prodotti, sia i consumatori finali.
Ecommerce e spedizioni via aerea
Si tratta di una decisione presa anche in considerazione dei trend del mondo ecommerce: le vendite online sono cresciute con percentuali a due cifre negli ultimi mesi e dovrebbero arrivare a toccare 6.300 miliardi di euro entro la fine dell’anno, secondo la Commissione. Entro il 2027, se le regole non dovessero cambiare, si potrebbero toccare gli 8.000 miliardi. Questo porterebbe a un aumento proporzionale del numero di merci trasportate via aerea.
Per quanto riguarda i pacchi che viaggiano in giro per il mondo via aria, la Iata (International Air Transport Association) ha calcolato che nel 2022 erano stati 170 miliardi stimando, entro il 2027, un aumento del 50% superando i 200 miliardi. Nel caso in cui, però, le regole de minimis dovessero cambiare, queste previsioni andranno riviste al ribasso.