Su Norme e Tributi del Sole 24 Ore, in un articolo dedicato alle nuove norme che regolano il commercio elettronico trans-frontaliero, Andrea Spedale interviene sull’impatto previsto sul dropshipping.
«Gli intenti dell’Unione sono chiari: la riduzione alle imprese degli oneri amministrativi che derivano dai diversi regimi iva e il contrasto alla crescente perdita di entrate legate a questa imposta» commenta il Presidente di Aicel Associazione Italiana Commercio Elettronico, “da un lato renderanno la transazione trasparente per il cliente che avrà la certezza del prezzo totale della transazione e non dovrà affrontare costi imprevisti al momento dell’importazione del bene nella Ue e, dall’altro, stabilizzerà il mercato eliminando la concorrenza sleale per via di vendite in regime di dropshipping di merce di origine extra-Ue con elusione dell’iva. Con questa riforma il dropshipping però non sarà smantellato: sarà la sua forma “selvaggia” a non avere vita lunga mentre si rafforzerà quello basato su un rapporto stretto con il fornitore così da offrire un servizio al cliente europeo”.
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