Gli stati membri del BRICS – associazione di cinque paesi tra le maggiori economie emergenti Brasile Russia India Cina Sudafrica – hanno raggiunto un accordo sul dare maggiore priorità al commercio elettronico
I Ministri del Commercio interventui alla riunione di inizio agosto a Shanghai, hanno deciso di istituire un gruppo di lavoro sul commercio elettronico per le nazioni Brics e avviare immediatamente il processo di collaborazione.
Con la Cina come capofila, una collaborazione mirata sul commercio elettronico potrà accrescerà la vitalità commerciale tra le nazioni Brics. In particolare il commercio elettronico dovrebbe diventare un settore chiave nella cooperazione tra i paesi Brics.
La Cina, con il settore commercio elettronico cresciuto a 26,1 trilioni di Rmb nel 2016 -rappresentando il 40% della quota globale- ha molto da condividere con la sua ricca esperienza nella costruzione di piattaforme di e-commerce, sistemi di pagamento digitale e logistica e può avere un ruolo chiave nel colmare il divario tra i paesi Brics.
Pechino ha proposto inoltre di costruire una piattaforma elettronica denominata Brics Pilot E-port Network per semplificare gli scambi e migliorare l’ambiente imprenditoriale, approvata nella riunione dei ministri degli Affari esteri. Con la rimozione delle barriere esistenti nella logistica e nelle dogane, ad esempio i prodotti agricoli e artigianali del Brasile, che hanno un notevole potenziale di mercato in Cina, godranno di una quota più elevata nelle esportazioni del paese verso la Cina, che ora è dominata dalle materie prime.
L’investimento totale in uscita dai paesi Brics è di quasi 200 miliardi di dollari, ma gli investimenti all’interno degli Stati membri rappresentano solo il 6 per cento del totale.