Addio alla piattaforma ODR

Dal 20 marzo 2025 verrà dismessa la piattaforma europea per la risoluzione delle controversie online (piattaforma ODR) fra consumatori e imprese

Il Consiglio europeo lo scorso 19 novembre ha approvato il testo di un regolamento che consente di chiudere la piattaforma europea per la risoluzione delle controversie online (piattaforma ODR) fra consumatori e imprese. La data di cessazione definitiva del servizio è il 20 marzo 2025.

In linea con la proposta della Commissione, il Consiglio UE ha ritenuto che il livello di prestazioni della piattaforma ODR non giustifichi i costi pubblici e privati necessari per mantenerla. La più recente legislazione europea sui meccanismi di ricorso stragiudiziale per i consumatori è stata adottata nel 2013 e da allora  non è mai stata modificata.

Il pacchetto comprendeva due atti legislativi: la Direttiva sulla risoluzione alternativa delle controversie (ADR) e il Regolamento relativo alla risoluzione delle controversie online (ODR), che hanno dato origine a una piattaforma online per aiutare consumatori e professionisti a risolvere le loro divergenze.

La piattaforma ODR è operativa dal 2016 e da allora ha offerto diverse soluzioni, ad esempio trattative private tra professionisti e consumatori o il ricorso a un organismo di risoluzione delle controversie per la gestione dei casi: tuttavia, nonostante un numero elevato di visite, la piattaforma ha consentito il trattamento di soli 200 casi all’anno in media a livello UE da parte degli organismi ADR.

Le tappe per la fine della piattaforma ODR

Il 17 ottobre 2023 la Commissione ha proposto delle nuove misure per ammodernare e semplificare le norme che disciplinano le controversie stragiudiziali e adeguarle ai mercati digitali: una direttiva che modifica la Direttiva ADR e un Regolamento, adottato dal Consiglio, inteso ad abrogare il regolamento che ha dato origine alla piattaforma ODR.

Il 25 settembre 2024 il Consiglio ha adottato la propria posizione nell’ambito della Direttiva ADR, con cui ha proposto, tra l’altro, la sostituzione della piattaforma ODR con un nuovo strumento digitale, da sviluppare al più tardi tre mesi dopo l’entrata in vigore della direttiva ADR riveduta.

Lo stesso giorno il Consiglio ha raggiunto un accordo sul regolamento relativo alla dismissione della piattaforma ODR, che sarà stato formalmente adottato da domani.

Redazione

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