Digital Services Act, anche Temu deve conformarsi

La piattaforma ecommerce cinese dichiara oltre 45 milioni di utenti al mese in Europa e, per questo, è stata classificata come “very large online platform” dalla Commissione UE, con l’obbligo entro settembre 2024 di conformarsi alle norme previste dal Digital Services Act

La Commissione europea ha formalmente designato Temu come piattaforma online di dimensioni molto grandi (VLOP, very large online platform) ai sensi del Digital Services Act, per il suo traffico mensile che supera i 45 milioni di utenti nella sola Unione Europea. La stessa sorte di recente era capitata a Shein.

Gestita dalla società cinese PDD Holdings, proprietaria di Pinduoduo, la piattaforma ecommerce Temu offre beni di consumo fortemente scontati, spediti ai consumatori direttamente dalla Cina. A seguito della decisione presa dalla Commissione, dovrà conformarsi alle norme previste dalla legge sui servizi digitali entro quattro mesi dalla sua notifica, ossia entro la fine di settembre 2024. Tra queste, l’obbligo di valutare debitamente e attenuare eventuali rischi sistemici derivanti dai suoi servizi, compresi l’inserimento nell’elenco e la vendita di merci contraffatte, prodotti non sicuri o illegali e articoli che violano i diritti di proprietà intellettuale.

Temu e il DSA

Per quanto riguarda il tema della sorveglianza, Temu dovrà analizzare diligentemente i rischi sistemici specifici per quanto riguarda la diffusione di contenuti e prodotti illegali e la progettazione o il funzionamento del suo servizio e dei relativi sistemi. Le relazioni di valutazione dei rischi dovranno essere trasmesse alla Commissione una volta all’anno.

Per evitare rischi quali l’inserimento in vendita di merci contraffatte, prodotti non sicuri e articoli che violano i diritti di proprietà intellettuale, la piattaforma è chiamata ad adeguare le condizioni di servizio, migliorare la progettazione dell’interfaccia utente per una più agevole segnalazione e rilevazione di annunci sospetti, i processi di moderazione per rimuovere rapidamente gli articoli illegali e, infine, perfezionare gli algoritmi per impedire la promozione e la vendita di beni vietati.

Occorre, quindi, attuare misure per proteggere i consumatori dall’acquisto di merci non sicure o illegali, con particolare attenzione alla prevenzione della vendita e della distribuzione di prodotti che potrebbero essere dannosi per i minori. Ciò comprende l’introduzione di solidi sistemi di assicurazione dell’età per limitare l’acquisto di articoli a limitazione.

In merito alla tutela dei consumatori, Temu deve presentare le relazioni annuali di valutazione dei rischi comprendenti i potenziali effetti negativi sulla salute e la sicurezza dei consumatori, con particolare attenzione al benessere fisico e mentale degli utenti minorenni. 

Al colosso cinese sono richieste anche maggiore trasparenza e responsabilità: Temu, infatti, deve garantire che le sue valutazioni dei rischi e il rispetto di tutti gli obblighi previsti dalla legge sui servizi digitali siano sottoposti a audit esterni e indipendenti ogni anno, pubblicare i repertori di tutti gli annunci serviti sulla sua interfaccia, rendere consultabili dati accessibili al pubblico ai ricercatori, compresi i ricercatori abilitati designati dai coordinatori dei servizi digitali, infine, al marketplace è imposto il rispetto degli obblighi di trasparenza, compresa la pubblicazione di relazioni sulla trasparenza sulle decisioni di moderazione dei contenuti e sulla gestione dei rischi ogni sei mesi, oltre alle relazioni sui rischi sistemici e sui risultati degli audit una volta all’anno. La piattaforma deve anche nominare una funzione di controllo della conformità 

Redazione

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